Progetto Arca di Noè 2.0 2016-2017

ISTITUTO PICCOLO COTTOLENGO DON ORIONE

Via Paverano 56, Genova

Laboratorio teatrale integrato   Ospiti  dell’Opera Don Orione e bimbi dell’I.C.Terralba, ScuolaPrimaria Solari, in collaborazione con CPIA GENOVA Centro Levante e le persone   del Centro Clinico della Casa Circondariale di Marassi

 

PROGETTO: “L’ARCA DI NOE’ 2.0”

 

“Quando ti trasformi, il mondo intero si trasforma, perché il mondo è solo un riflesso di chi sei”

– Eckhart Tolle-

 

“Il teatro

cura l’individuo aiutandolo nella ricerca del proprio sé come corpo,voce,azione,emozione,riflessione.

Cura anche la comunità offrendo ai cittadini tempi, spazi e modi nuovi di stare insieme per affrontare collettivamente tensioni, conflitti, insoddisfazioni. Per questo

motivo prende anche il nome di teatro di comunità.”

[Bonomi, Solaro, Teatro di Cura,

2009: 16]

“La creatività è contagiosa. Trasmettila.”(A.Einstein)

“Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere” (A.Einstein)

 

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

 

 

Il progetto teatrale “ L’ARCA DI NOE’ 2.0” nasce dall’esigenza di potenziare e favorire forme d’integrazione e inclusione  e prevenire forme di emarginazione e isolamento nei confronti  delle persone “ disabili” o che stanno vivendo un disagio.

 

Si pone in continuità con i progetti e spettacoli  teatrali realizzati negli scorsi anni (abbiamo cominciato nel 2009 collaborando con un gruppo di ragazzi della parrocchia S.Benedetto Cottolengo):“Aggiungi un posto a tavola”(2010), “Il Baule Magico dei desideri” (2011)“Storie Infinite allo Specchio” (2012)  il “Cortile è in festa!”(2013)  “Il Viaggio dei Sogni” (2014) “Vorrei essere libero…libero come un uomo” (2015), “Cronache di un popolo, una montagna, una bocca….e  un poeta”(2016).

Ecco i protagonisti : venti  ospiti dell’Opera Don Orione, di concerto ed integrazione con i bimbi e le insegnanti dell’I.C. Terralba – Scuola Solari (  25 bimbi di quarta elementare con i loro  insegnanti) insieme alle  persone  del Centro Clinico della Casa Circondariale di Marassi (in collaborazione con CPIA GENOVA Centro Levante) e alcuni volontari(maestre e operatrici in pensione) vivono un’esperienza di teatro sociale dando un nome al loro gruppo: “Arca di Noè 2.0”

 

Ci è caro promuovere la necessità della creazione di una realtà “extra-quotidiana” all’interno della quale ciascun individuo possa trovarsi-ritrovarsi, e possa esprimersi in piena libertà, senza giudizio  senza voti ed ascoltandosi. Dove possa altresì sognare, riflettere, crescere e sperimentare, esprimendosi  attraverso  il  corpo, la  voce, una drammaturgia creata ad hoc , un ritmo, una danza, un’energia di empatia e collaborazione con il resto del gruppo.

Il  dialogo tra le diverse agenzie educative, conduce ad una riflessione  ricca di significato  relativamente all’idea del ”bene- comune”, dell’impegno sociale e di come si guarda al mondo ed alla vita.

FINALITÀ GENERALI

  • Promozione delle qualità di ogni persona
  • Prevenzione dell’esclusione sociale e dell’emarginazione
  • Integrazione e inclusione sociale attraverso la cooperazione alla realizzazione del   progetto condiviso

OBIETTIVI

 Favorire la cultura del superamento dei pregiudizi e dell’esclusione

  • Ampliare e integrare i diversi linguaggi della comunicazione
  • Promuovere la collaborazione e la conoscenza tra diverse agenzie educative attraverso la realizzazione di un progetto condiviso
  • Educare ad atteggiamenti di apertura, fiducia e disponibilità, accettando ognuno a prescindere dai propri limiti fisici e intellettivi

FASI DI ATTUAZIONE

 Il progetto si sviluppa in tre  fasi  finalizzate al raggiungimento degli obiettivi specifici elencati. 

  1. La prima fase è la realizzazione del Laboratorio teatrale in Istituto, presso il Teatro Von Pauer, al quale parteciperanno  ospiti, donne, dei  reparti disabili dell’Istituto Paverano  e alcuni ospiti, uomini e donne dei repatri anziani e centro diurno , insieme ai bimbi ed insegnanti della classe quarta   della Scuola Solari e un insegnante del CPIA GENOVA Centro Levante alla quale  sono affidate  le storie e i racconti    delle persone del CC della  Casa Circondariale di Marassi. Durante questa fase è previsto un laboratorio di educazione corporea e teatrale, che porterà alla “costruzione” dell’evento teatrale attraverso l’utilizzo della musica, della narrazione, del movimento e della danza Tale esperienza sarà documentata con la realizzazione di fotografie e video finalizzati alla diffusione e divulgazione dell’attività. 
  1. La seconda prevede l’incontro tra le ospiti(a piccoli gruppi che di volta in volta si alterneranno)ed i bimbi della classe all’interno della  scuola. Ciò renderà possibile programmare momenti di condivisione specifica tra i bambini e le ospiti, permettendo la possibilità di condividere l’ambiente scolastico e lavorare insieme verso un obiettivo specifico.( Preparare una scenografia, un canto in particolare, delle magliette che serviranno come costumi , o riprovare alcune  scene…..) 
  1. La terza fase è il collegamento con le persone del Centro Clinico della Casa Circondariale di Marassi  realizzato  attraverso l’insegnante Lidia Gardella (coadiuvata in alcune occasioni dal sottoscritto) che si preoccuperà di raccogliere le storie delle persone del Centro Clinico che desiderano partecipare al progetto, dando i necessari feed back  in itinere e ex- post (direttamente presso il Centro Clinico della Casa circondariale in quanto le persone del CC non possono muoversi dalla loro residenza)

 E’ prevista altresì un’uscita“extra”(mezza o l’intera giornata, a seconda della disponibilità)che utilizzeremo oltre che come gita anche per fare una prova all’aperto,con possibilità di fare foto e video che inseriremo  nel copione e che   faremo vedere durante gli  spettacoli di Maggio). 

Gli incontri avranno poi cadenza settimanale sia presso il Teatro dell’Istituto che( alcune volte)presso  la Scuola Primaria “Solari”  come sopra specificato dalle ore 09.00 alle ore 11.00  e si concluderanno con la “pizzata” che seguirà lo  spettacolo finale che si prevede di mettere in scena per la fine di Maggio con due repliche .(Il nome dello spettacolo,il copione, la scenografia, ecc, si sceglieranno insieme con gli attori/attrici  creando  un copione ed una sceneggiatura ORIGINALI frutto del  lavoro settimanale in laboratorio ).

E’ prevista anche la partecipazione alla prestigiosa rassegna di teatro educazione TEGRAS promossa dal Comune di Genova insieme ad alcuni teatri ed Associazioni cittadine,(alla quale partecipiamo da quattro anni) e ad eventuali altri eventi proposti da vari Enti e  Istituzioni Pubbliche ai quali saremo invitati. 

METODOLOGIE 

Mi preme sottolineare con molta energia, che Il percorso del Laboratorio  è il vero FOCUS di tutto questo progetto.

Il primo incontro con la scuola è previsto per  Martedì 11   Ottobre 2015 presso il Teatro Von Pauer, il calendario che potrà subire delle variazioni qualora ci fossero delle esigenze in tal senso, sarà condiviso con le insegnanti e gli operatori interessati )  e saranno animati grazie alle metodologie del  setting di laboratorio teatrale  sotto specificati.

Il setting di laboratorio prevede momenti di: 

  • Educazione corporea: esercizi di presa coscienza del proprio corpo fisico, della propria respirazione, della propria postura.
  • Educazione spaziale: esercizi di presa coscienza dello spazio intorno a noi, del proprio spazio, della spazio condiviso, dello spazio scenico e teatrale.
  • Educazione al movimento e al gesto: esercizi di presa coscienza dei movimenti del proprio corpo, dei movimenti in rapporto allo spazio, della propria gestualità, del significato che acquista la gestualità.
  • Educazione all’ascolto musicale: ascolto consapevole di brani di musica.
  • Drammatizzazione: esercizi di recitazione
  • Improvvisazione nella danza e nell’espressione: interpretazione personale di sensazioni, emozioni, musica…
  • Improvvisazioni di gruppo: interpretazioni sotto la guida degli operatori, partendo dalle tematiche individuate.
  • Scelta della tematica da sviluppare.
  • Scelta dei personaggi: individuazione dei ruoli, , rispetto delle attitudini personali di ognuno e delle proprie esigenze e desideri
  • Scelta delle battute.
  • Ripetizione e memorizzazione.
  • Assemblaggio delle scene 

Ciascun reparto (singolarmente o insieme a seconda delle risorse)  approfondisce durante la settimana parti del laboratorio particolarmente adatti per le ospiti ( ripetere un canto, una scena, rielaborare anche emotivamente  quanto è successo durate il laboratorio , creare  storie o ricordare episodi autobiografici, preparare un cartellone) dando continuità e profondità al lavoro svolto in laboratorio. Lo stesso avviene sia all’interno della Scuola che all’interno del Centro Clinico della Casa Circondariale.

 Messa in scena dello spettacolo 

L’allestimento dello spettacolo è una  parte del progetto di  laboratorio teatrale imtegrato (che come sopra specificato ha finalità ed obiettivi molto più ampi)   e vedrà coinvolti i partecipanti anche alle  realizzazione delle scenografie, dei costumi e delle musiche, secondo una suddivisione del lavoro concordata insieme.

Lo spettacolo sottolinea la necessità di presentare ogni persona come risorsa unica al servizio della società e della comunità, diventa forte momento di aggregazione, confronto e condivisione di emozioni e desideri delle varie realtà sociali.

Le suggestioni selle quali lavoreremo nella prima parte di quest’anno desiderano  approfondire i  seguenti temi: fiducia, egocentrismo, le regole, l’empatia, “il prendersi cura”, l’autostima, “entrare in contatto” ,”devo,posso,voglio”,…”il mio  nome”… come “vediamo”noi stessi, come “vediamo” gli altri, come “vediamo” il mondo….

Conclusioni e riflessioni finali…

Questa collaborazione è la continuazione come detto, di un dialogo che si propone come appuntamento annuale, redditizio e fautore della cultura di un mondo sostenibile e possibile, in abbondanza di risorse e opportunità per tutti dove la diversa abilità e il disagio  non sono più vissute come domanda di assistenza, ma risultano necessarie ed indispensabili per portare a termine il progetto, poiché insieme di tante QUALITA’.

Siamo fermamente persuasi(poiché sperimentato in questi anni ) che dall’incontro tra bimbi ed ospiti e le persone del Centro Clinico della Casa Circondariale di Marassi nasca un’energia magica e  nello stesso tempo molto concreta ed efficace capace di “contaminare” ed influenzare  molto positivamente l’ambiente e le persone che ne vengono in contatto. 

Ogni persona è formata da tanti colori che insieme formano un bellissimo ARCOBALENO!

Giuseppe Pellegrini

Genova, 27 Settembre 2016