Il teatro sociale al Don Orione

Nell’autunno del 2009, nasce presso l’Opera Don Orione il gruppo “Arca di Noè 2.0”. Inizialmente era formato dagli ospiti delle case Paverano e Villa Moresco e bimbi della Scuola Primaria “Solari” (Ist. Comprensivo Terralba), in seguito si sono aggiunte le persone del Centro Clinico della Casa Circondariale di Marassi in collaborazione con il CPIA Genova Centro Levante.
Al gruppo il cui numero è variabile (dalle 50 alle 70 persone) si aggiungono, in alcuni casi, anche i parenti dei bimbi e delle ospiti, oltre che i volontari.
Mi piace sottolineare che fra questi vi sono due maestre in pensione, che avevano cominciato i primi nostri laboratori nel 2009 e….. non hanno mai smesso!
Il Teatro sociale e di ricerca è il nostro riferimento. Esso si aggira e contamina i luoghi di confine, di emarginazione, di cura, le scuole, le case circondariali, i quartieri in periferia. Non ha nulla da spartire con un teatro “performativo”, ma ha tanto da comunicare allo spettatore con la poesia delle narrazioni autobiografiche, immaginifiche e con gesti e movimenti del corpo, inseriti in un setting preciso, accogliente e non giudicante, dove ognuno è libero di esprimersi come si sente e come riesce, creando danze meravigliose che aprono il nostro cuore allo stupore e alla meraviglia di un nuovo incontro.
L’incontro appunto si rinnova ogni Martedì dalle 9: 30 alle 11:15.
Questo tempo è un tempo “sospeso” tra le storie e i corpi danzanti di bimbi, ospiti e carcerati, alla ricerca di una narrazione ispiratrice e coinvolgente, in un territorio extra quotidiano.
Quest’anno siamo partiti dal tema del giudizio, poi la ricerca teatrale ci ha portato a prendere in considerazione i temi del cambiamento, della paura, della ricerca della felicità; il tutto, per dirla con Walter Orioli, psicologo e teatroterapeuta, giocando al “gioco serio del teatro”.
Il cuore del progetto è l’appuntamento settimanale ricco di emozioni, intuizioni e creazioni narrative, che vengono poi cucite insieme in vista degli spettacoli proposti a Maggio, che vogliono essere la possibilità per il gruppo di condividere con la cittadinanza il lavoro e la ricerca svolte.
Da tre anni partecipiamo con molta soddisfazione alla prestigiosa rassegna di teatro educazione TEGRAS. La Rassegna TEGRAS è il momento di sintesi della ricchissima attività teatrale sviluppata all’interno delle scuole genovesi, un’importante opportunità che consente di far emergere dalle aule il lavoro dei ragazzi, dei docenti e degli operatori teatrali, offrendo un’unica occasione di confronto fra poetiche, itinerari educativi, didattici e di ricerca espressiva.
Il nostro gruppo “ARCA DI NOE’ 2.0” è l’unico fra i partecipanti alla rassegna che al suo interno riunisce le tre agenzie educative Opera Don Orione, Scuola Primaria, Casa Circondariale.
La partecipazione non è scontata, in quanto le scuole che chiedono di rientrarvi sono molte! La partecipazione prevede di potere presentare il progetto e lo spettacolo presso i teatri più prestigiosi e antichi di Genova, gli scorsi anni i Teatri Govi e Modena e quest’anno il Teatro Duse.

Bene! Mi auguro di avere suscitato un po’ di curiosità e, perché no, voglia di mettersi in gioco! In questo caso potete contattarmi, oppure vedere le immagini del sito.
Intanto eccovi in anteprima il prologo con il quale comincerà lo spettacolo di quest’anno dal titolo: “Cronache di un popolo, una montagna, una bocca e un poeta” e le date 17 Maggio ore 09.30 e 19 Maggio ore 14.30 presso il teatro Von Pauer di Via Ayroli e se passiamo la selezione per la Rassegna di teatro – educazione TEGRAS la data probabile sarà il 24 Maggio mattina al Teatro Duse.

“C’era una volta, in un tempo lontano, un paese bagnato dal mare, dove la gente amava giocare, parlare, ballare, cantare e pensare.
Avevano deciso di vivere in pace, scegliendo una regola comune: Non giudicare il tuo vicino, finché non avrai camminato per due lune nelle sue scarpe.
Erano liberi di esprimersi e tutti facevano il lavoro che amavano di più!
Erano felici di andare a scuola per imparare tante cose su loro stessi, sulla vita, ed erano curiosi ed appassionati.
Ma…un brutto giorno queste stesse persone andarono in confusione, forse per troppa televisione o mezzi di comunicazione, o incomprensione, o poca educazione…… e sentirono dentro di sé di non capire più niente…..
Arrivò allora un cattivo, tormentatore che iniziò a giudicare tutto e tutti;i suoi giudizi erano lame che dividevano e confondevano. Volle mettere tutti in prigione!
“No i canti! No i balli! No le chiacchiere e le parole! Solo obbedienza e sottomissione!
E fu così che un gruppo di coraggiosi, bambini e adulti valorosi, decisero di andare sulla montagna per sconfiggere la paura che in alcuni di loro si stava trasformando in PANICO….
Venite a scoprire come andrà a finire!

Giuseppe Pellegrini
Educatore Professionale e Operatore Pedagogico Teatrale
Istituto Paverano
Genova