20 novembre: Solennità della Madonna Della Divina Provvidenza

S. Messa al Paverano ore 10,00

Celebrerà Don Angelo Girolami

Alle ore 16,00: il S. Rosario
ore 16,30: Canto dei Vespri

Ricordiamo che le funzioni a causa delle restrizioni,  saranno visibili sul canale della Chiesa, per dare la possibilità ad ospiti e operatori di pregare insieme.

La devozione alla Madonna della divina Provvidenza a Roma risale al 1732, quando il popolo romano cominciò a venerarne la bella effigie nella chiesa di San Carlo ai Catinari.

Nel 1744 Benedetto XIV (+ 1758) concesse alla Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo (Barnabiti) una messa della beata Vergine Maria, “madre della divina Provvidenza” e l’istituzione di una confraternita. Da allora, numerosi pontefici, da Pio VII a Giovanni Paolo II, hanno voluto recare personalmente alla Madonna della Provvidenza l’omaggio della loro pietà. È noto poi che numerosi Santi e Beati hanno messo sotto la sua protezione molte opere di beneficenza.

Sotto questo titolo si onora la missione che Dio, la cui provvidenza tutto dispone secondo un disegno di amore, affidò alla beata Vergine affinché fosse Madre di Cristo.

Per la provvidenza divina che si è dispiegata nella storia della salvezza, la beata Vergine Maria ha generato il Salvatore del mondo.

È provvida madre degli uomini, che Cristo Gesù le ha affidato dalla croce.

È dispensatrice di grazia: come a Cana di Galilea pregò il Figlio in favore degli sposi, ora, assisa alla destra del Figlio, veglia sulla Chiesa che lotta, che soffre, che spera.

La beata Vergine è chiamata “madre della divina Provvidenza”, perché da Dio ci è stata data come premurosa madre, che ci procura con la sua intercessione i beni del cielo. La Madonna ha compassione di noi, intercede per noi, ci ricolma di consolazione.

I fedeli sorretti dal patrocinio di una Madre così sublime, trovano grazia e sono aiutati al momento opportuno e sperimentano in ogni circostanza della vita la provvidenza del Padre.

Spunti di devozione mariana in Don LUIGI ORIONE

• Parlare dell’amore di Don Orione alla Madonna significa parlare della sua persona tutta mariana: “ Leggete sulla mia fronte, leggete nel mio cuore, leggete nell’anima mia, non vedrete cosa che non porti scritto: Grazia di Maria ”. ( Don Orione nella luce di Maria (DOLM) III, 1740)

• Don Orione ha presentato l’amore alla Madonna come la via e la strada che ci conduce a Gesù, perché è Lei il modello perfetto dell’amore a Gesù. “Essa è la via più breve e più sicura per andare a Gesù Cristo. (…) Se badiamo bene a quello che indica il Vangelo, è sempre la Madonna Santissima che ci mostra Gesù: ce lo mostra in fasce a Betlemme, sofferente nella Circoncisione, lavoratore a Nazareth, evangelizzatore a Cana attraverso il primo miracolo, e poi morto per noi sulla Croce (…). Amando Maria si è sicuri di amare Gesù”. ( DOLM I, 379 )

• L’amore e la devozione di Don Orione per Maria avevano le caratteristiche dell’amore filiale. In tutti i suoi scritti emerge questo senso di figliolanza, come quello di un bimbo che si abbandona nelle braccia della propria madre (cf Sal 131 [130], 2). Don Orione amava dire che Maria è la fondatrice e la Madre della Piccola Opera e che questa «è sua fin dall’inizio» : “Il nostro Istituto è particolarmente affidato a lei, e sta sotto il suo manto come il suo figliuolino più piccolo”. ( DOLM I, 133)

• Il titolo mariano proprio della Piccola Opera è quello di “Mater Dei”. Mater Dei: Noi abbiamo scelto il più bel titolo che onora la Madonna (…).La Piccola Opera ha la sua devozione e la sua giaculatoria mariana, tutta particolare, riflesso del suo spirito e del suo culto verso Maria Santissima: è l’invocazione «Mater Dei, ora pro nobis» ”. ( DOLM I, 282-283) In questo titolo si sintetizzano tutti i dogmi, sia in riferimento a Cristo come a Maria: “ Noi vogliamo confessare sempre, anche nel culto di Maria, la Divinità di Gesù Cristo, come il nostro cuore, la nostra mente e la nostra fede lo crede, lo ama, e lo adora ”. ( DOLM I, 300 )

Madre della Divina Provvidenza è e significa Madre di Dio. Don Orione lo spiegò in una famosa conferenza tenuta al termine degli esercizi spirituali a Campocroce nel 1924: “ Come gli Agostiniani hanno la Madonna del Buon Consiglio… I Francescani, che furono i difensori della Immacolata, hanno l’Immacolata… la Madonna nostra della Divina Provvidenza, è la Mater Dei , la onnipotente per grazia”.

• Maria è figura della Chiesa; Don Orione proprio per il suo sensus ecclesiae ha molto evidenziato il legame che intercorre tra Maria e il popolo dei credenti fino a tributarle il titolo di “Madre della Chiesa”. ” La Madonna era là e faceva come da Madre di tutti quei discepoli del suo Figlio; era fin d’allora come la Madre della Chiesa. (…) Lei che è Madre di Gesù, che è Madre nostra, lo sia, specialmente in questi tempi, della Chiesa” . ( DOLM I, 483 ) “Durante il concilio Vaticano II, Paolo VI proclamò solennemente che Maria è madre della Chiesa , «cioé madre di tutto il popolo cristiano, tanto dei fedeli quanto dei pastori»”. ( Red. Mater 41)

dal sito: donorione.org