Lettera del 6 marzo 1935

Buenos Aires, Calle Victoria, lettera del 6 marzo 1935

Anime e Anime!
Alle Benefattrici e Benefattori del Piccolo Cottolengo Genovese.
La grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con noi! La festa di San Giuseppe, anniversario del Piccolo Cottolengo Genovese, si avvicina. Come farÚ, questíanno, a passare San Giuseppe lontano dai nostri cari poveri del Piccolo Cottolengo, e lontano da Voi, ottime Benefattrici e Benefattori miei e dei nostri poveri? Da quanti giorni che ci penso! Ma, dunque, per San Giuseppe, non ci sar‡ la solita chiacchierata? La chiacchierata, no, questíanno, ma la conferenza, sÏ, che ci sar‡, e ve la terr‡, o miei Cari, un Genovese, e qual Genovese! e che oratore! Altro che il ciabattino del Piccolo Cottolengo. Ma, ñ direte, ñ e lei non ci sar‡? Ma si, che ci sarÚ anchíio, ñ in ispirito, síintende; ñ perchÈ, vedete, non Ë ancor líora mia di ritornare. Con la piena approvazione e benedizione di questo Eccell.mo Nunzio Apostolico,  e dellíEccell.mo Arcivescovo di Buenos Ayres, ho cominciato a lavorare ad una specie
di Cottolengo argentino, poichÈ, anche qui, di poveri infelici, ce níË, ce níË! e tanti sono Italiani, o figli díItaliani, gi‡ vecchi cadenti, donne croniche o malate; fanciulli abbandonati: un poí fa fui pregato di accettare nel nome della Divina Provvidenza, un sordomuto di 26 anni, e non so se accettare pi˘ lui o líunica sua sorella, tisica. Un caso pietosissimo. Come lasciar qui tutto? Sono ora sul pi˘ bello, come potrei lasciare questíopera, che Ë allíinizio, e mostra di avere le compiacenze del Cielo, come ha la benedizione della Chiesa? Se foste qui, anche voi, o miei cari Amici e Benefattori, mi direste di fermarmi, e penso che mi dareste anche una mano, non Ë vero? Pregate che Iddio sempre mi assista, e che non guardi la mia miserabilit‡. Ho tanta fiducia in voi che, per il Piccolo Cottolengo di Genova sto pienamente fidato alla Divina Provvidenza e alla vostra cristiana generosit‡. Io conosco il vostro cuore, il cuore dei Genovesi,
che, nella scorza par rude, ma Ë cuore pi˘ grande del mare! I poveri di qui pregheranno per i poveri di lÏ, e pure per voi, o miei cari Genovesi! La mano della Santa Madonna va maternamente allargando anche qui le nostre tende. E quel Dio, che dalle pietre ha suscitato i figli díAbramo, mi pare che, per i tempi nuovi, prepari nuove misericordie: ñ mi pare che il Suo Cuore sacratissimo susciter‡ dal nulla un grande esercito: adoprando ciÚ che Ë debole per confondere ciÚ che Ë forte, e ciÚ che non Ë, per confondere quello che, agli occhi del mondo, Ë: un esercito pacifico, nella Chiesa e per opera della Chiesa, líesercito o grande apostolato della Carit‡, che colmer‡ di amore i solchi pieni di odio. Che bella e divina cosa Ë mai la carit‡! La carit‡ Ë il precetto proprio di Cristo: Ë la nota distintiva dei suoi discepoli: essa sola edifica e unifica in Cristo ed abbraccia tutte le nazioni: essa sola Ë quella che metter‡ a posto tutte le cose e salver‡
il mondo. ñ Ma di questo ve ne scriverÚ o parlerÚ al mio ritorno, se Dio vorr‡. Intanto, o cari Benefattori miei, pregherÚ che venga a voi per San Giuseppe il mio Angelo Custode: verr‡ a confortarvi sempre pi˘ al bene, a farvi coraggio, chÈ questa vita Ë breve, Ë una giornata, e dobbiamo riempirla di bene, e chi semina in benedizione, mieter‡ in benedizione! OltrechÈ, fin da questa vita, voi avrete il cento per uno, e i vostri cuori sentiranno le gioie pure e soavi di chi fa opere buone e i santi gaudii della carit‡. Oh, la gioia che si prova a fare il bene, per líamore di Dio, ai pi˘ infelici, ai pi˘ abbandonati, a quei nostri fratelli pi˘ bisognosi, che il mondo rifiuta, che chiama i rottami della societ‡, e ´roba da Cottolengoª! Vi invito, dunque, tutti alla Conferenza: vedete, fin dallíAmerica vi invito, o cari miei Benefattori e Benefattrici. Chi, dunque, vorr‡ mancare? Chi non porter‡ il suo obolo al Piccolo Cottolengo Genovese? O voi, che sempre mi avete aiutato: voi, che desiderate di amare il Signore e di amarvi gli uni gli altri, e negli infelici vedete il Signore: venite, ñ sarÚ spiritualmente con voi, vi passerÚ vicino a ringraziarvi, a portarvi le benedizioni dei nostri cari poveri, a dirvi che sempre pregherÚ e farÚ pregare per voi e per le vostre Famiglie. Rivestiamoci ogni di pi˘ díamorevole e fraterna compassione verso dei miseri, e viva sempre in noi lo spirito del Signore: e Ges˘, Re dei cuori, Re díamore, ci riempia della sua santa letizia. Non vi stancate di fare il bene! E la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodisca il nostro cuore e i nostri pensieri in Cristo Ges˘, e dia a voi tutti il premio della vostra carit‡. Ricevete i pi˘ grati ossequi in Domino e i pi˘ sentiti miei ringraziamenti. Vivete nella giustizia, nella carit‡, nella pace e nella ineffabile consolazione che viene dallo Spirito Santo; e la benedizione di Dio sia larga sopra di voi e su tutti i vostri Cari. Pregate per me, povero peccatore.
Vostro obbl.mo e dev.mo in Ges˘ e nella Santa Madonna
Sac. Luigi Orione