Don Aldo ci racconta “Frate Ave Maria…”

È bello ritrovarci ogni mese Amici tra “Amici di Don Orione” per ascoltare qualcosa di Famiglia…
Sabato 25 Gennaio dopo lo scambio di saluti e del tradizionale “caffè di Don Orione” nella sala San Lorenzo al Paverano, abbiamo avuto la gioia di trovare come animatore dell’incontro il nostro caro Don Aldo Viti, missionario in Costa d’Avorio. Dopo il saluto iniziale di Don Alessandro D’Acunto, Direttore del Piccolo Cottolengo di Don Orione, ascoltiamo tutti con attenzione e curiosità Don Aldo che inizia a parlarci di Frate Ave Maria, ricordandoci di aver avuto il privilegio di conoscere da chierico Abbiamo appreso molti particolari inediti e interessanti di questa figura carismatica che rappresenta un pilastro della Congregazione e al quale dobbiamo rivolgerci con la preghiera, perché è già santo agli occhi di Dio, che sicuramente aveva un progetto per lui. Diventato cieco a causa di un incidente avuto da bambino, quando un amico giocando con un fucile da caccia creduto scarico, gli aveva sparato un colpo che lo aveva preso in pieno viso. Da allora aveva rifiutato la fede in Dio, chiudendosi in se stesso, ma il Signore sa muovere le pedine e mette nella sua vita persone sante che lo aiutano.
Per prima Suor Lucia che durante la sofferta degenza in ospedale gli fa conoscere Don Orione così da quel momento cambierà totalmente la sua vita e riscoprirà Gesù. Ci ha commosso questo racconto e in particolare il coraggio di una fede riconoscente che dopo 50 anni di cecità assoluta sa dire Grazie a Dio per il dono del buio, perché quel buio, gli ha fatto ritrovare la vera luce. La sua vita è stata scandita dalla preghiera e dal lavoro, nonostante la sua infermità sapeva rendersi utile anche nei lavori più umili, come pelare le patate o curare l’orto.
Non siamo qui per raccontare la storia di Frate Ave Maria, ma per esprimere le nostre sensazioni scaturite dalle parole di Don Aldo, che anche con qualche momento di commozione, ci ha fatto conoscere più a fondo e amare questo splendido personaggio al quale lo stesso Don Orione aveva dato il nome di Frate Ave Maria, perché Il suo compito in favore della Chiesa e della Congregazione doveva essere quello di pregare la Madonna recitando il S. Rosario. È un esempio anche per noi che alle volte ci piangiamo addosso, per ogni problema anche se piccolo, e il motto Orionino “Ave Maria e avanti!” ancor oggi è più che attuale. Prima di chiudere l’incontro nel salone, Don Aldo ci parla della sua Africa, dei suoi bambini e dei suoi poveri e si commuove un paio di volte facendo stringere il cuore anche a noi. Grazie Don Aldo per averci fatto respirare cose di famiglia e il profumo del bene, speriamo che questo ci spinga a imitare te e Don Orione, “a fare del bene, del bene sempre, del male mai a nessuno!”.
A conclusione di tutto, la ciliegina sulla torta… una Santa Messa, celebrata insieme a Don Alessandro, Don Germano e Don Arcangelo, vissuta intensamente con gli ospiti del Paverano.
Cari Amici, un abbraccio a tutti e un arrivederci al prossimo incontro.
Liana e Paolo

Dal giornalino “Amici di Don Orione” – marzo 2014