Editoriale

L’anno 2023 ha bussato alla nostra porta e noi gli abbiamo aperto. Ci accompagnerà per un buon tratto di strada della nostra vita: ci guiderà verso il futuro, ma anche ci ricorderà momenti significativi del nostro passato. Ci ricorderà, per esempio, che in questo nuovo anno il Paverano celebrerà i suoi 90 anni di vita insieme a noi e alla Congregazione di Don Orione. Un lungo cammino di fede, fatica, lavoro e tanta carità verso le persone più fragili. Lasciamoci dunque guidare dai ricordi per ritrovare slancio e fiducia per il cammino di ogni giorno. E Don Orione ci invita ad “essere alla testa dei tempi”. È significativo il fatto che se si digita su Google questa espressione subito appaiono diversi testi e citazioni relativi a Don Orione, segno evidente che questa è una sua espressione tipica, un invito che continua ad essere di stimolo, di richiamo, una vera sfida per noi e tutta l’Opera Don Orione nel mondo.

Ma cosa intendeva Don Orione con l’espressione “essere alla testa dei tempi?” Essere alla moda? Seguire le idee più diffuse, i maestri di pensiero più acclamati? … Direi proprio di no.

“Noi non facciamo politica: la nostra politica è la carità grande e divina, che fa del bene a tutti. Noi non guardiamo ad altro che alle anime da salvare … Ma, per meglio riuscire a salvare le anime, bisogna pur saper adottare certi metodi, e non focalizzarci nelle forme, se le forme non piacciono più, se diventano, o sono diventate, antiquate e fuori uso … I tempi corrono velocemente e sono alquanto cambiati, e noi, in tutto che non tocca la dottrina, la vita cristiana e della Chiesa, dobbiamo andare e camminare alla testa dei tempi e dei popoli e non alla coda, e non farci trascinare … Guardare al cielo, pregare e poi, … avanti con coraggio e lavorare! Ave Maria e avanti!”. Don Orione dunque ci chiede di essere uomini e donne di vasti orizzonti e di slanci generosi “con coraggio di gran lunga superiore alle forze che sentiamo, perché Dio è con noi. La pusillanimità è contraria allo spirito del nostro Istituto, che è ardito e magnanimo”. Dobbiamo sentirci continuamente stimolati ad acquistare competenze sufficienti, secondo le esigenze dei tempi e dei luoghi, e a perfezionare sempre meglio la nostra formazione religiosa, dottrinale, professionale …  Fedeltà ai principi e ai valori cristiani e a quelli che ci ha trasmesso Don Orione, ma sempre pronti a leggere “i segni dei tempi”, a intuire i bisogni delle persone fragili delle nostre istituzioni e del nostro territorio e venire loro incontro con grande carità e trovando le forme più adatte. Ci viene richiesta “fedeltà creativa”.

Che il 2023, nonostante il permanere delle tante difficoltà create dal covid e dalle situazioni sociali complesse del periodo, ci apra orizzonti di fiducia e spazi di creatività!

Don Dorino Zordan