Il 50° di sacerdozio di Don Malaman

È nella congregazione di san Luigi Orione dal ‘45
SALETTO La tradizionale festa d’estate a Saletto, nella Bassa Padovana, si svolge come di consueto all’insegna del ricordo e della riconoscenza. In occasione della festa del patrono san Lorenzo (10 agosto) è ormai normale infatti il ritrovo per i sacerdoti nativi della parrocchia e per coloro che hanno guidato la comunità nel tempo.
Il periodo di animazione è iniziato nella serata di giovedì 6, con l’incontro, prima della festa vera e propria, delle famiglie della parrocchia e di coloro che collaborano per il suo funzionamento e per la buona riuscita dei festeggiamenti.
Si entra nel vivo da venerdì 7, alle ore 20, con l’apertura della mostra di pittori locali che sarà visitabile ogni sera, durante tutto il periodo di festa, nella scuola dell’infanzia di Saletto. È un’occasione per poter ammirare i lavori di Franco Sandei, Ferdinando Zanini e Ludovico Lisi.
Seguono le diverse serate con divertimento speciale, a partire dalle 21; lo stand gastronomico offre inoltre le sue specialità già a partire dalle ore 20. Nella serata conclusiva, martedì 11, alle 23, divertimento ed emozioni sono assicurati con il gioco dei numeri; al termine uno spettacolo pirotecnico.
Domenica 9 agosto occasione speciale di festa per il giubileo di sacerdozio del religioso della congregazione di san Luigi Orione don Giannino Malaman.
Il sacerdote, originario di Saletto e sempre legato alla sua comunità, ritorna quest’anno per festeggiare i suoi cinquant’anni di sacerdozio. Il programma prevede un saluto del gruppo locale di musici e sbandieratori prima della celebrazione dell’eucaristia alle ore 11, in forma solenne con l’accompagnamento della corale del paese. Seguirà un pranzo comunitario.
La festa continuerà, in forma più intima, anche lunedì 10, alle ore 19, con una messa concelebrata da don Malaman e dai sacerdoti nativi del paese.
Il religioso che viene festeggiato è uno dei quattordici sacerdoti, fra i quali due vescovi (compreso mons. Antonio
Mattiazzo, attuale pastore della diocesi di Padova) che sono nativi o hanno vissuto a Saletto, nei pressi di Montagnana.
Classe 1930, ma ancora arzillo e attivo, don Malaman ha ricevuto il sacramento della confermazione nel 1938 (tra i suoi compagni quattro futuri sacerdoti).
Nel 1945 il primo passo della sua scelta religiosa e di servizio, con l’ingresso nella congregazione di don Orione; concluso il noviziato, ha emesso la sua professione religiosa nell’ottobre 1949.
Dopo dieci anni e il completamento degli studi teologici, ha ricevuto l’ordinazione sacer-dotale nel santuario della Madonna della Guardia di Tortona, per poi proseguire gli studi all’università Lateranense di Roma.
A partire dal 1960 ha proseguito nel suo servizio pastorale con diversi incarichi, dapprima a Reggio Calabria, in seguito nella cittadina siciliana di Paternò, e ancora nella capitale, dove si è trovato a capo di una comunità parrocchiale che partiva dal nulla, senza nemmeno la chiesa, nei pressi della strada statale Aurelia, non lontano dalle catacombe di Massimilla.
Da Roma si è quindi spostato a Mestre, dove ha guidato le scuole medie affidate alla congregazione, e ancora a Cuneo, Brescia, Venezia, Trebaseleghe, e infine presso l’istituto Castagna di Genova, dove prosegue attualmente il suo servizio verso gli anziani e i disabili.
Assiduo lettore della Difesa da moltissimi anni, in occasione delle sue nozze d’oro sacerdotali don Malaman si augura che «il mio 50° di sacerdozio sia per Saletto un’occasione di risveglio di quella fede grande di un tempo, che ha permesso di donare alla Chiesa tanti sacerdoti e suore».
Michele Santi