Lettera del Direttore Generale: ” Il primo lavoro sono le vocazioni”

Carissimo Confratello
Figlio della Divina Provvidenza,

“Benedico il Signore che ti chiami a fare vita religiosa con me in questa umile Congregazione della sua Divina Provvidenza!”.
Sono parole che Don Orione ha rivolto a un aspirante (cfr. Scr. 42, 165) in una lettera di data incerta e, proprio per la sua atemporalità, diventa un saluto che continua a risuonare nei nostri tempi e nel nostro cuore. Lo dobbiamo sentire in questo modo: come indirizzato a ciascuno di noi. Incessantemente, Don Orione gioisce nel Signore per il dono della vocazione dei Suoi figli e membri della Sua Famiglia religiosa.
È giusto, perciò, attribuire il titolo di “Padre delle Vocazioni” a Don Orione, di cui celebriamo oggi, 12 marzo, l’81° anniversario del suo dies natalis. In un certo senso, è stato lui stesso a dirlo: “Ho poche ambizioni, ma questa l’ho: voglio essere chiamato il prete delle vocazioni.” (cfr. Papasogli, Vita di Don Orione, p. 365). Più appropriato ancora sarebbe dire “Padre delle Vocazioni Povere”, conformemente al suo desiderio: la Congregazione “è pronta ad accettare fanciulli poveri, purché diano buona speranza per la Chiesa.” (cfr. Lettera del 15/08/1927). Qui in Cile, dove sono per una visita, ho ascoltato l’ennesimo racconto di conferma da parte di chi, pensando a farsi prete, era destinato altrove, ma a causa delle condizioni economiche povere della famiglia, ha trovato accoglienza solo da Don Orione.
Conosciamo bene quanto la cura delle vocazioni fosse nel cuore del nostro Padre. È come un ritornello responsoriale: La cura delle vocazioni era nel cuore del nostro Padre! Ad ogni paragrafo della sua vita, si può ripeterlo. Un entusiasmo che Egli, concretamente, esprimeva così: “Per le vocazioni dei fanciulli poveri quanto camminare! Ho salito tante scale: ho battuto a tante porte! E Iddio mi portava avanti come il suo straccio. Ho sofferto fame, sete e umiliazioni le più dolorose: e pur parevano biscottini di Dio! Mi sono anche coperto di molti debiti; ma la Divina Provvidenza non mi ha mai lasciato far fallimento. E avrei la grande grazia, se Gesù volesse concedermi, per le vocazioni, di andare mendicando il pane sino all’ultimo della vita.” (Dalla circolare per la “Questua delle Vocazioni, 15/08/1927).
Nel prossimo 2022, il 23 giugno, festeggeremo 150 anni della nascita di Don Orione e noi, membri del Consiglio generale, abbiamo pensato che il modo migliore per celebrare questa occorrenza è darle un senso e un contenuto vocazionale. È per questo che oggi, 12 marzo, anche a nome del mio Consiglio, annuncio e convoco per tutta la Congregazione la realizzazione dell’ ANNO VOCAZIONALE ORIONINO da celebrarsi dal 23 giugno 2021 fino al 23 giugno 2022.
Avremo certamente altri eventi per festeggiare i 150 anni di nascita del Padre; per questo scopo è in via di organizzazione una commissione apposita che coinvolgerà i rappresentanti delle Piccole Suore Missionarie della Carità, del Movimento Laicale Orionino, della Diocesi di Tortona e anche della Parrocchia di Pontecurone. Tuttavia, credo che l’evento più importante, per noi, sarà giustamente l’Anno Vocazionale, sia perché ci accompagnerà per tutto l’anno giubilare (2021 – 23 giugno – 2022) come anche per il fatto che il “regalo di compleanno” più atteso dal festeggiato è senza dubbio quello di un evento in grado di suscitare “operai e buoni operai ai vasti campi della fede e della carità!”.
La decisione del Consiglio generale si è ispirata ad un’iniziativa della Provincia “Nossa Senhora de Fatima” – Brasile Nord che intende raggiungere alcuni obiettivi specifici, come, dare un nuovo impulso al Servizio di Animazione Vocazionale, promuovere la formazione dei religiosi nell’area dell’animazione vocazionale, rafforzare o implementare la Pastorale Vocazionale nelle parrocchie orionine, dare contenuto vocazionale agli eventi e attività dell’anno pastorale, fortificare il Movimento Giovanile e Vocazionale nelle parrocchie e, infine, sostenere le iniziative di preghiera per le vocazioni.
È importante dire che, pur essendo convocato dal Consiglio Generale, l’iniziativa verrà portata avanti dai Direttori Provinciali e dai loro Consigli. È un impegno che chiedo a loro perché, nella specificità della propria realtà, sono in grado di elaborare obiettivi adatti e di organizzare una programmazione che coinvolga le comunità della provincia e i religiosi. Per dare concretezza a tale orientamento, chiedo ai Direttori Provinciali che, dal mese di aprile prossimo, in tutte le riunioni del Consiglio Provinciale ci sia una voce sull’Anno Vocazionale Orionino per informare, programmare e valutare la realizzazione dell’evento. Da parte sua, il Consiglio Generale, accompagnando i Verbali dei Consigli, potrà intervenire con dei suggerimenti specifici, promuovere la condivisione di informazioni tra le Province e proporre delle attività per tutta la Congregazione. Ci tengo a precisare che tutti i Consigli Provinciali sono chiamati a iniziare da subito la programmazione richiesta. Anche quelli che sono in scadenza triennale: possono programmare qualcosa, realizzare e lasciare come eredità.
Vale la pena, a nome di Don Orione, fare uno sforzo congiunto che motivi tutte le Province, le Comunità, i religiosi, a pregare, riflettere e programmare azioni concrete per le vocazioni. Direbbe Don Orione: “Seminiamo col cuore pieno d’amore e di speranza, che qualche frutto raccoglieremo. Una parte di seme andrà perduta – vi saranno fedifraghi – ma l’altra darà il sessanta, l’ottanta e il cento per cento. Infine, noi lavoriamo per la gloria di Dio ed egli non ci pagherà punto in proporzione del numero delle vocazioni riuscite, ma di quelle che avremo cercate e studiosamente coltivate. Dunque, mano all’opera!” (Da una conversazione coi suoi religiosi, a Campocroce, il 29 luglio 1924).
Coraggio dunque cari confratelli. Ci stiamo preparando a una festa, la gioia di essere figli di tale santo sia l’asse portante di tutte le nostre attività e la chiave di successo del nostro lavoro di promozione.
Fraternamente,
P. Tarcísio G. Vieira

Roma, 12 marzo 2021

 

 

Superiore Generale