Presentazione della “doll therapy”

Il giorno 24 Gennaio il Piccolo Cottolengo di Quarto Castagna ha avuto l’onore di ospitare il Dottor Ivo Cilesi psicopedagogista di Bergamo, Milano e Svezia che ha compiuto diversi studi e sperimentazioni su alcune terapie non farmacologiche somministrabili alle persone affette da demenza di tipo Alzheimer. Si tratta di metodologie di approccio che noi “addetti ai lavori” abbiamo appreso si dimostrano utili soprattutto nel migliorare la qualità di vita dei nostri ospiti afflitti da questa malattia che toglie gran parte della loro indipendenza ma soprattutto della loro serenità.

L’Associazione Archi Pet ha voluto proporre a chi ha partecipato al seminario che si è svolto nel Salone Polivalente “La Terapia della Bambola e i suoi aspetti assistenziali.”

È sicuramente utile per tutti sapere che chi subisce la perdita progressiva di alcune funzioni cognitive mantiene comunque e intensifica il suo bisogno di affetto, affetto che sicuramente vuole essere anche offerto, non solo ricevuto.

L’approccio con la Doll therapy rileva infatti che questo bisogno di accudimento e di contatto fisico può essere soddisfatto dalla relazione che viene a crearsi con una particolare bambola, che possiede alcune caratteristiche che la rendono non tanto simile ad un bimbo vero, ma ideale, a seconda dei casi e delle storie personali, per alcune peculiarità. Utile per diminuire alcuni disturbi comportamentali e di conseguenza le terapie farmacologiche e per “accendere” la socializzazione, si può rilevare essere un sostegno per i nostri ospiti per migliorarne il tono dell’umore e restituire il sorriso a chi lo ha perso… e poi sono così morbide e soffici… credetemi… io l’ho provato!

L’animatrice

Mariagrazia Virgillito