Santo Natale al Piccolo Cottolengo Genovese

Domenica 18 dicembre, Padre Tarcisio Vieira, Direttore Generale dell’Opera Don Orione, ha celebrato la Santa Messa nella nostra Chiesa di Paverano.
Dopo la celebrazione ha incontrato “le persone care, del Piccolo Cottolengo Genovese, della famiglia” per raccontare la missione orionina nel mondo.

Durante il suo lungo discorso Padre Tarcisio ha affermato che i sacerdoti orionini sentono il bisogno di rinnovare sempre la conoscenza di Don Orione e la testimonianza del suo carisma attraverso le missioni e l’evangelizzazione. Tutto il suo racconto è stato accompagnato e reso vivo da filmati e fotografie per farlo diventare più concreto e efficace.

In particolare ha soffermato l’attenzione sulle missioni che si sono sviluppate negli ultimi tre anni: nell’Africa precisamente nel Benin, nel Camerun e in Kenya. “Ed è proprio qui in Africa nello stato del Benin – racconta Padre Tarcisio che ha celebrato qui la Santa Messa di Pasqua dello scorso anno – che la missione è ben rappresentata dalle celebrazioni solenni dove è necessario suddividere i canti e le preghiere nelle diverse lingue… è una missione che vive questa diversità di lingue unite dalla fede nel nome del Signore”.

Sempre in Africa, ma questa volta in Marocco, a gennaio sarà organizzata una prima missione esplorative a seguito dell’invito del Cardinale.

Recentemente in Madagascar l’Opera Don Orione ha aperto una missione molto piccola, racchiusa in una stanza ma che sta dando davvero grandi frutti. Il nostro Direttore Generale condivide un momento di una messa celebrata all’inizio dell’anno scolastico dove la vivacità e l’allegria sono davvero impressionanti. “All’ombra delle chiese – continua Don Tarcisio – grandi o piccole che siano, c’è una scuola, e questa è una cosa che mi ha sempre colpito molto, grazie all’evangelizzazione avviene tutto ciò”. Prosegue l’intervento con la condivisione del filmato della strada sterrata che porta alla ultima missione dell’Opera, una strada dissestata che richiede molte ore di macchina; ci spiega il nostro Direttore Generale che: “per percorrere 40 chilometri si impiegano non meno di tre ore di strada… e quando le strade non lo permettono ci vogliono lunghe ore di cammino”. Prosegue il racconto affermando che molto spesso il turista che visita questi luoghi, oltre a rimanere colpito dalla bellezza dei Baobab, rimane stupito dalla comunità cristiana fortemente voluta dai religiosi e dalle Suore del Madagascar stesso, a riprova che il carisma orinino contagia e passa da padre a figli e da madre a figlie.

Padre Tarcisio conclude rendendoci partecipi della missione all’interno del Brasile del nord, un territorio difficilmente accessibile e impervio in piena foresta Amazzonica che venne e viene tuttora evangelizzato dai missionari partendo dal litorale e addentrandosi via via verso territori più interni. Descrive un lungo viaggio verso quest’ultima missione: partendo da Brasilia, capitale del Brasile, è necessario prendere un volo di tre ore per Manaus, capitale dello Stato di Amazonas, e da qui proseguire con una barca attraverso il fiume per venti ore di navigazione. Padre Tarcisio prosegue mostrando un video che coglie il momento in cui le acque del Rio Negro si incontrano con quelle del Rio delle Amazzoni e spiega cosa accade “le loro acque non si mischiano e questo è molto interessante anche per la nostra vita: per conoscerci e fare la comunione bisogna camminare insieme uno accanto all’altro – continua con l’emozionante racconto –. Queste acque vanno avanti così senza mischiarsi 8-9 km”.

Attraverso le parole di Padre Tarcisio Vieira la famiglia del Piccolo Cottolengo Genovese ha percorso delle strade impervie, ha risalito un fiume per conoscere nuovi territori, si è commossa davanti a testimonianze di anziani missionari che hanno dedicato la vita all’evangelizzazione, e ha appreso che oggi più che mai è forte e vivo il desiderio di continuare la missione orionina. Come direbbe il nostro Santo Fondatore: “Ave Maria e Avanti!”.