Editoriale

In questo lungo ed infinito mistero della pandemia il tempo sembra essersi fermato; in realtà sta scorrendo veloce ed è già trascorso più di un anno da quando tutto è iniziato. Molti di noi hanno sperimentato l’ultimo anno come un lungo tempo di Quaresima, che sta andando ben oltre i 40 giorni tradizionali (speriamo non arrivi ai 40 anni di deserto del popolo ebraico!). Comunque dopo la Quaresima c’è la “Pasqua” (come dopo i 40 anni di deserto del popolo ebraico c’è stata la “Terra promessa”) e allora siamo invitati a scrutare l’orizzonte per intravedere la meta delle nostre fatiche, la luce che risplende al di là dei limiti, dei dubbi, delle paure del presente. Non si tratta di utopia, di un miraggio, di un sogno che svanisce, ma dell’orientamento della nostra vita, del desiderio insopprimibile di bene, della fiducia in un Dio provvidente, che saprà guidare anche noi, come il popolo ebraico, oltre il deserto, verso un luogo più a misura d’uomo, ad un nuovo spazio di libertà e fraternità. Sosteniamoci allora vicendevolmente, portando i pesi gli uni degli altri, ma lasciamoci anche “contagiare” da ogni testimonianza di bontà, di speranza, di fiducia nel futuro che incontriamo in alcune persone che incontriamo, per diventare anche noi più sensibili e gioiosi.

I più grandi miracoli che Dio sa fare non sono tanto quelli delle guarigioni fisiche, della sconfitta del male che compromette la nostra salute, ma quelli che ridonano fiducia nella vita, che ci aiutano a riacquistare la gioia di vivere, pur nella fatica e nel dolore.

I santi ne sono esempi luminosi. Nela sua bontà e misericordia, Dio ha saputo costruire in loro dei veri “capolavori di umanità”, dei modelli straordinari per tutti noi.

Accogliamo gli auguri pasquali di Don Orione: “Cristo è risorto! Fratelli, risorgiamo con Lui! Allarghiamo i nostri orizzonti, eleviamo il nostro spirito a tutto ciò che è alta vita, che è luce, che è bello, buono, vero, santo!  … Cristo vuole risorgere, vuol riprendere il suo posto … La barca di questo povero mondo fa acqua da tutte le parti, senza di Te va a fondo: vieni, o Signore, vieni! Risuscita in tutti i cuori, in tutte le famiglie!”

Don Dorino Zordan