Editoriale

Un tempo si parlava delle “Ottobrate romane” per indicare un periodo autunnale con temperature ancora gradevoli. Ma anche Genova può offrire situazioni simili e allora bisogna approfittare per godere dei benefici della natura e recuperare serenità e fiducia dopo le chiusure causate dalla pandemia. La notte e il mattino, però, annunciano già che si sta andando verso l’inverno e allora pronti a togliere dagli armadi vestiti più pesanti e ad accendere il riscaldamento, che offre un calore più “artificiale”, ma sempre gradito. Il pensiero, poi, corre già verso le feste di Natale, che quest’anno speriamo di vivere dando spazio ai sentimenti più profondi che la celebrazione suggerisce, senza le rigide limitazioni dell’anno precedente. Rileggendo le lettere che Don Orione inviava a Genova dall’Argentina in varie occasioni, e soprattutto vicino alle feste di Natale, si capisce quanto desiderasse che il suo saluto e il suo augurio arrivasse a tutti. Scriveva al direttore Don Sciaccaluga: “Mandami gli indirizzi precisi delle Case di Genova. I nomi e gli indirizzi sia dei sacerdoti che dei chierici che sono nelle diverse Case. I nomi e gli indirizzi dei principali benefattori e benefattrici di Genova”. E aggiungeva “Scrivi anche tu … Anche se alcuni ricevessero un secondo biglietto da voi, non farà male: meglio riceverne due, che non riceverne nessuno”.

Il nostro giornalino ha ricevuto la missione di portare a tutti (ospiti, parenti, operatori, amici, benefattori …) la parola e il ringraziamento di Don Orione e rendere partecipi della vita e delle attività delle nostre Istituzioni. Arrivi, dunque, a tutti e a ciascuno, l’augurio di Don Orione: “Prego umilmente, ma con fiducia filiale e grande, la Santa Madonna, perché vi assista e conforti, perché vi salvi dallo scoraggiamento. Lo scoraggiamento ci fa sperimentare la nostra miseria, ci fa conoscere, col fatto, che abbiamo bisogno di Dio …Il Signore sta sempre vicino a quelli che lo amano, che desiderano di amarlo. Vi sta vicino e tiene conto d’ogni vostro dolore morale e fisico”.

Con la fiducia che le parole di Don Orione ci infondono, guardiamo avanti, oltre gli ostacoli, le difficoltà, le sofferenze della vita e accogliamo il dono della nascita di Gesù nel prossimo Natale, perché porti serenità e pace a tutti noi, alle nostre famiglie, al Piccolo Cottolengo Genovese. “Inebriati dalle celesti delizie del tuo santo Natale, null’altro ti domandiamo, o Gesù, che di amarti! E che la pace si diffonda consolatrice su tutta quanta la terra” (Don Orione).

Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Don Dorino